trainwithmax

Personal Training, Personal Trainer, Preparazione Atletica, Riatletizzazione, Recupero Funzionale , Dimagrimento, Slimming, Allenamento, Ginnastica Posturale, Roma, Castelli Romani, Ciampino, a domicilio
trainwithmaxlogobianco

trainwithmax@ALL RIGHT RESERVED 2018-2023

Personal Training, Personal Trainer, Preparazione Atletica, Riatletizzazione, Recupero Funzionale , Dimagrimento, Slimming, Allenamento, Ginnastica Posturale, Roma, Castelli Romani, Ciampino, a domicilio

BLOG

Lavorare duramente in allenamento senza utilizzare carichi massimali è possibile?

2018-12-09 17:01

Massimiliano Maola

Lavorare duramente in allenamento non significa necessariamente ( o almeno non solo ) utilizzare carichi massimali. Dopo la naturale progressione ( tecnica, fis

Lavorareduramente in allenamento non significa necessariamente ( o almeno nonsolo ) utilizzare carichi massimali. Focalizzarsi sulla correttaesecuzione rende l’esercizio immediatamente più difficile. 
Dopo lanaturale progressione ( tecnica, fisica e fisiologica ) un atleta puòpensare al TUT ( "time under tension" o "tempo sotto tensione") che si identifica nel tempo di esecuzione dell’intero esercizio (fase eccentrica + fase concentrica ). 
Ad esempio, la semplice azionedi misurare il tempo dedicato ad ogni fase dello Squat è un modoefficace per incrementare l’effetto di un set di allenamento senzaaumentare il carico e/o eseguire un numero elevato di sets ( serie eripetizioni dell’esercizio ). 
Sipensi alle quattro fasi che compongono uno squat, tutte misurate insecondi. Laprima parte è in piedi con gliarti inferioridritti( articolazione del ginocchio in estensione completa ),la parte successiva è ilmovimento versoil basso (discesa ),la terza parte è la posizione in basso (l’accosciata,aun’altezza variabile a seconda dello squat), e l’ultima parte è ilmovimento verso l’alto (risalita verso laposizione inziale ). In funzione di quanti secondi "spendiamo"in ognuna delle quattro parti dell’esercizio in questione possiamocompletamente stravolgere il carico di lavoro, persino quandoutilizziamo lo stesso peso( Kg ). 
Per convincere noi stessi di quanto appena scritto, possiamoiniziare ad eseguire uno squat fino al parallelo ( femore inparallelo al pavimento ) alla velocità in cui siamo soliti eseguirel’esercizio. Successivamente, dopo un adeguato recupero e senzavariare il peso complessivo e il numero di ripetizioni, si ripetel’esercizio di squat ma questa volta impiegando 3 secondi per lafase di discesa ed un secondo nel mantenimento della posizione dimassima accosciata ( al parallelo ).
 Probabilmente potrestivoler ripensare al numero di ripetizioni che farai mentre staiandando giù!!!
Staff Trainwithmax