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Atteggiamenti posturali che determinano un atteggiamento curvo in avanti, con i muscoli del dorso in stirament

2019-12-08 17:16

Massimiliano Maola

Training Labs,

Atteggiamenti posturali che determinano un atteggiamento curvo in avanti, con i muscoli del dorso in stiramento completo ma cosa succede?

L’esperienza clinica ha potuto rilevare che, se un muscolo lavora abitualmente in maniera incompleta, si assiste ad una retrazione ( e un irrigidimento ) vera e

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Le ore passate in macchina, davanti allo schermo dello smartphone o, piuttosto, i ciclisti che praticano per ore il loro amato ( e bello ) sport: tutti atteggiamenti posturali che determinano un atteggiamento curvo in avanti, con i muscoli del dorso in stiramento completo ma cosa succede?
Ci viene in aiuto la legge della plasticità muscolare o legge Borelli Weber Fick che afferma che "La lunghezza delle fibre è proporzionale al raccorciamento ottenuto dalla loro contrazione, e questo raccorciamento è circa uguale alla metà della lunghezza delle fibre".
Ciò significa che se, ad esempio un muscolo ha fibre della lunghezza di 4 cm., si potrà accorciare di 2 cm. Allo stesso modo, se un muscolo si può accorciare di 2 cm., significa che le sue fibre hanno una lunghezza di 4 cm.
L’esperienza clinica ha potuto rilevare che, se un muscolo lavora abitualmente in maniera incompleta, si assiste ad una retrazione ( e un irrigidimento ) vera e propria della sua parte contrattile, a vantaggio della parte tendinea. Come si deduca dalla legge di Borelli e Weber Fick, infatti, la riduzione dell’accorciamento delle fibre, comporta una riduzione della loro lunghezza.
Sperimentalmente, l’esperienza è stata compiuta, originariamente su un tendine del calcagno di un coniglio: il tendine è stato sezionato ed inserito più internamente allo scopo sperimentale di ridurre l’ampiezza di movimento del calcagno ad opera del gastrocnenmio. Ebbene, dopo un certo periodo di tempo, si è assistito ad una retrazione della parte contrattile del gastrocnemio, a vantaggio dei suoi tendini di inserzione. 
Numerosi sono gli esempi nell’uomo, che confermano questo esposto.
Tipico è il cosiddetto dorso curvo di forza, presente in soggetti che abitualmente svolgono lavori o attività in atteggiamento curvo in avanti, con i muscoli del dorso in stiramento completo: essi modificano la loro struttura anatomica e funzionale, nel senso che la parte contrattile dei muscoli dorsali si riduce di lunghezza, e la loro capacità di contrazione si riduca proporzionalmente, impedendo la realizzazione di un raddrizzamento totale della colonna vertebrale. Un meccanismo simile entra in gioco in tutte le deformazioni.

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