La chiave fondamentale per migliorare le prestazioni fisiche è quella di imparare a gestire in modo corretto il carico di lavoro a cui esponiamo il nostro corpo.
Indipendentemente dalla disciplina sportiva scelta esistono tre parametri che dobbiamo prendere in considerazione che sono Volume, Intensità e Frequenza dell’allenamento ma…
Sarebbe bene comprendere che gli errori relativi allo stile di vita hanno un impatto diretto sul nostro movimento.
Per esempio, è possibile compiere degli errori basilari sull’idratazione, sulla nutrizione, il sonno e lo stress senza che l’allenamento dei nostri bicipiti ne subisca un impatto diretto ma…
Ogni atleta, al massimo della forma, osserverà un potenziale e significativo decremento del rendimento delle prestazioni se il suo stile di vita non è quello richiesto a uno sportivo.
Qualche esempio?
Una disidratazione anche solo del 2% può ridurre dal 5 al 10% l’output di VO2max (pensiamo alla capacità aerobica).
Meno di 6 ore di sonno? Diamo il benvenuto ad alti livelli di glicemia. Stressati? Non speriamo di avere una sana risposta di adattamento a quegli esercizi tanto difficili, ne usciremmo semplicemente massacrati.
Ma, soprattutto, l’implicazione negativa meno evidente di un cattivo stile di vita riguarda i tessuti: tessuto connettivo, menischi, dischi della colonna vertebrale, fascia, cartilagini articolari, tendini e legamenti subiscono gli effetti immediati a valle di uno stile di vita dannoso.
Calo delle prestazioni, dolore, disfunzioni, perdita della mobilità sono un destino ineluttabile.
